Der italienische Autor Gianfranco Costantini rät der Schweiz eindringlich, das Vertragspaket Schweiz-EU zu verwerfen. Nicht einfach so. Wie übergriffig die EU ist, erlebt Costantini gleich mehrfach: als Staatsbürger des EU-Mitglieds Italien, als Vater einer fünfköpfigen Familie, als Konsument und – last but not least – als italienischer Kleinunternehmer.
Exklusiv für SICHTWEISENSCHWEIZ.CH richtet sich Gianfranco Costantini in einem offenen Brief in sechs Teilen an die Schweizerinnen und Schweizer, insbesondere an die Kleinunternehmerinnen und -unternehmer.
Auf Wunsch des Autors veröffentlicht SICHTWEISENSCHWEIZ.CH den sechsteiligen Artikel auf Italienisch (bitte bei Bedarf einen der gängigen Übersetzungsdienste nutzen).
Sesta parte
Care colleghe, cari colleghi delle piccole imprese e del popolo sovrano in Svizzera, …
a questo punto della ricostruzione, è chiaro ai più che il progetto unionista europeo è una truffa ai danni dei popoli che per essere portata a compimento, prevede la disarticolazione degli Stati membri, attraverso lo svuotamento di funzioni delle proprie istituzioni.
Evito di parlare dell’unificazione monetaria perché non mi sembra che la Svizzera voglia arrivare a tanto e mi avvio alle conclusioni, rispondendo ad alcune domande che mi sono pervenute da amici residenti nella Confederazione Elvetica.
Domanda: Cosa cambia rispetto alla democrazia diretta nei trattati europei?
Risposta: «Non sono un giurista svizzero e per la mia risposta mi avvalgo delle tesi d’importanti giuristi italiani, quindi la mia risposta può essere solo parziale ma apre a spunti di riflessione per voi sicuramente inediti.
L’Unione Europea è una stratificazione di trattati internazionali e non ha una Costituzione perché tutti i tentativi in tal senso, sono naufragati per l’opposizione dei cittadini chiamati a votarla. Probabilmente i negoziatori fin dalle origini avevano ben chiaro questo problema e per superarlo, con i Trattati di Roma, hanno inserito un articolo, il 177 che affida ai giudici della Corte di Giustizia della Comunità Europea, il compito di fare giurisprudenza attraverso le sentenze, così da creare una “Costituzione” surrettizia dell’Unione. Normalmente accade nelle moderne democrazie che ai giudici spetta il compito esclusivo di applicare le leggi.
Detto questo, a oggi solo la Germania ha avuto la forza di porre la questione della prevalenza del diritto costituzionale Tedesco rispetto a quello comunitario ma l’ha fatto senza eccessivi clamori, visti i vantaggi economici ricevuti nel corso dei decenni.
Per quanto riguarda la democrazia diretta in Svizzera, temo che sarà soggetta al diritto comunitario e quindi diventerà se non inutile, irrilevante.»
Domanda: «La neutralità della Svizzera in quest’ultimo periodo sembra vacillare, cambierà qualcosa con i trattati europei?»
Risposta: «A mio avviso sì, perché l’Unione Europea è la veste politica ed economica della Nato e i due organismi tendono a coincidere attuando con mezzi differenti le stesse agende. Per approfondimenti: Cooperazione UE-NATO
L’Unione Europea (probabilmente in accordo con gli angloamericani) ha già condizionato il vostro Consiglio Federale quando nella riunione straordinaria del 28 febbraio 2022, ha deciso di sostenere i pacchetti di sanzioni verso la Russia, esponendo così la Svizzera alle inevitabili ritorsioni.
Purtroppo non bisogna nascondersi dietro un dito, la vostra classe politica è in difficoltà perché con la globalizzazione e le liberalizzazioni dei movimenti dei capitali, c’è stata l’esplosione dei paradisi fiscali ricadenti nella sfera d’influenza angloamericana e questa nuova architettura vi ha fortemente penalizzato.
Per questo motivo, la crisi del vostro modello non vi offre grandi vie d’uscita ma posso sostenere senza timore di smentita che la scelta di seguire l’Unione Europea sarà un suicidio politico, economico e culturale.»
Domanda: Lei più volte ha sostenuto che L’Unione Europea è un progetto antidemocratico, con gli allargamenti previsti, potrebbe essere riformato o adeguato alle esigenze popolari?
Risposta: «Assolutamente no! Come detto in precedenza, la classe dirigente europea vive al riparo dal processo democratico, quindi non ha nessun interesse a riformare la propria struttura.
L’unico organo sottoposto a votazione, è il Parlamento Europeo che ha poteri limitatissimi e metaforicamente si trova schiacciato tra l’incudine della Commissione e il martello dei lobbisti; 12500 agenti (registrati nel 2024), più 7500 dipendenti circa (numero stimato, i numeri esatti sono ignoti) che con i propri uffici, quotidianamente influenzano le decisioni di politici e funzionari.
Questa stratificazione di trattati che ha preso il nome di Unione Europea, ha generato un mostro giuridico e burocratico che alimenta uno stipendificio inutile e improduttivo, prima si comprende, prima si cercheranno soluzioni alternative di pacifica convivenza.»
Domanda: In molti sostengono che l’Unione Europea con un proprio esercito, potrebbe garantire la pace dentro e fuori il continente. Secondo lei, questa sarebbe una buona opportunità per la Svizzera?
Risposta: «Non credo che questa ipotesi sia percorribile, soprattutto perché esiste già la Nato che coordina le forze armate del continente, oltretutto l’Unione per svariati motivi (divergenze tra Stati, dipendenze finanziarie energetiche e tecnologiche, sudditanze geopolitiche …), non tutela gli interessi degli Stati aderenti.
Ad esempio, come si può creare un esercito comune, quando la Polonia si rifiuta di consegnare ai colleghi tedeschi, uno dei probabili esecutori ucraini dell’attentato al gasdotto Nord Stream?
Oppure, come si possono combinare diciannove pacchetti di sanzioni alla Russia, nostro principale fornitore di energia e materie prime, quando s’ignora totalmente la questione israeliana che oltre al genocidio della popolazione civile a Gaza, sta destabilizzando l’intero Medioriente?
Sé l’Unione avesse voluto e potuto far valere gli interessi «europei» (sempre che esistano) non avrebbe dovuto schierarsi al fianco delle parti in conflitto ma attraverso la diplomazia, ricucire gli strappi e ricondurre i belligeranti alla ragione puntando alla pace.
L’UE invece, è stata chiamata a tutelare gli interessi Usa, così con diciannove pacchetti di sanzioni rivolte contro la Russia, rea di aver aggredito l’Ucraina, ha fatto esplodere il costo dell’energia che ha messo in crisi profonda industrie e famiglie europee.
Negli stessi anni, con il sostegno di fatto alla politica coloniale di Israele che sta bombardando tutta l’area mediorientale, l’Unione ha subito il crollo del 50% dei transiti marittimi attraverso Suez, aumentando nettamente i costi dell’import-export europeo verso l’oriente.
Non mi dilungo ulteriormente nelle risposte perché le questioni sono ancora tante e complesse, spero solo che sia riuscito a stimolare riflessioni che nei prossimi mesi, possano arricchire il dibattito in Svizzera sui pacchetti di Trattati UE.
Vi saluto con grande affetto perché siete un Popolo fiero del passato, sereno nel presente e ottimista per il futuro, con o senza Unione Europea.»
Gianfranco Costantini
Fine sesta parte
Gianfranco Costantini ha scritto una serie di sei articoli sull’Unione Europea.
Consiglio: Leggete l’intera serie di articoli su SICHTWEISENSCHWEIZ.CH.
Gianfranco Costantini hat zur Europäischen Union eine Serie mit sechs Artikeln verfasst. Empfehlung: Lesen Sie die ganze Artikelserie auf SICHTWEISENSCHWEIZ.CH.
Ritratto di Gianfranco Costantini

Pubblicazioni (selezione)
Gianfranco Costantini: Dai fiori alla miseria. Il declino del Sud, il declino dell’Italia, il declino dell’Europa; come, quando ma soprattutto perché. Il Grande Sorpasso. Periodico politico – culturale. 7 maggio 2018.
Gianfranco Costantini: Vietato Sapere! L’Unione Europea istituisce il “Ministero Della Verità”. Il Grande Sorpasso. Periodico politico – culturale. 24 Gennaio 2024.
Gianfranco Costantini: Lenzuolate. Riforma del Commercio. Appello al Popolo. 18 Aprile 2024.
Gianfranco Costantini : L’Autismo Della Rete – Quando l’intelligenza artificiale si trasforma in deficienza naturale. Appello al Popolo. 19 Giugno 2024
Crediti fotografici: Consilium Europa EU
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