«Cari cittadini svizzeri, non firmate quel trattato con l’Unione Europea.» Parte 4

Der italienische Autor Gianfranco Costantini rät der Schweiz eindringlich, das Vertragspaket Schweiz-EU zu verwerfen. Nicht einfach so. Wie übergriffig die EU ist, erlebt Costantini gleich mehrfach: als Staatsbürger des EU-Mitglieds Italien, als Vater einer fünfköpfigen Familie, als Konsument und – last but not least – als italienischer Kleinunternehmer.

Exklusiv für SICHTWEISENSCHWEIZ.CH richtet sich Gianfranco Costantini in einem offenen Brief in sechs Teilen an die Schweizerinnen und Schweizer, insbesondere an die Kleinunternehmerinnen und -unternehmer.

Auf Wunsch des Autors veröffentlicht SICHTWEISENSCHWEIZ.CH den sechsteiligen Artikel auf Italienisch (bitte bei Bedarf einen der gängigen Übersetzungsdienste nutzen).


Quarta parte


Care colleghe, cari colleghi delle piccole imprese e del popolo sovrano in Svizzera, …

la fase rampante del neoliberismo, successiva a quella keynesiana del trentennio precedente, può essere idealmente inaugurata dall’uscita del «libro manifesto» di Michel Crozier e Samuel P. Huntington «The Crisis of Democracy». Negli anni ottanta, in Inghilterra e negli Stati Uniti, c’è stato il trionfo indiscusso di questa ideologia e le oligarchie del denaro che ne erano le principali promotrici, riuscirono a smantellare il precedente sistema economico e ristabilirono il primato del capitale sulla politica.

Ovviamente è stato un processo lungo, attuato con tecniche e strategie che andrebbero descritte ma ai fini della nostra ricostruzione storica dei fatti, ci focalizzeremo sulle dinamiche europee e sulle conseguenze di questa lotta di classe che ha riportato le oligarchie capitalistiche al vertice della società, consolidando il predominio indiscusso del capitale sulla politica.

L’evento che ha rotto l’ultimo diaframma ed ha portato a un’accelerazione repentina nella stipulazione di ulteriori trattati, è stato il crollo del blocco Sovietico, argine invalicabile per il capitale. Da oltre cortina, erano sostenuti tutti i partiti comunisti che rappresentavano le istanze sociali delle fasce popolari europee.

Con il crollo Sovietico e con la sconfitta del keinesismo in Occidente, restavano da eliminare le Costituzioni social democratiche degli stati europei, ultimi baluardi a difesa delle classi popolari.

Prima di proseguire, occorre spiegare per grandi linee, come funzionavano le social democrazie europee e per farlo porto l’esempio italiano. La Costituzione Italiana all’articolo 1 recita:


«L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».


Con quest’articolo fondamentale, secondo le intenzioni dei Padri Costituenti, lo Stato italiano obbligava se stesso ad attuare politiche di piena occupazione.

Per motivi economici legati alla competitività del sistema, occorreva disciplinare lavoratori e proprietari dei mezzi di produzione, attraverso un patto sociale che era a metà strada tra capitalismo e socialismo.

La dinamica era a grandi linee la seguente, le classi popolari rinunciavano a una parte delle rivendicazioni salariali immediate, per accettare forme di salario differito (previdenza sociale, trattamento di fine rapporto, sanità pubblica universale…). I datori di lavoro, con il coordinamento e l’intervento dello Stato attraverso le sue articolazioni, s’impegnavano a eseguire gli accordi presi. Con questa strategia brillante, una parte significativa delle rivendicazioni salariali, non si scaricava direttamente sul costo del lavoro, così, con questa diluizione temporale dei costi, le imprese restavano competitive sui prezzi delle merci prodotte.

Questa tipologia di organizzazione sociale, ha consentito uno sviluppo equilibrato e ha reso l’Italia e gran parte dell’Europa, per oltre un trentennio, un faro di civiltà per l’intera umanità.

Gianfranco Costantini


Fine quarta parte


Gianfranco Costantini ha scritto una serie di sei articoli sull’Unione Europea.
Consiglio: Leggete l’intera serie di articoli su SICHTWEISENSCHWEIZ.CH.

Gianfranco Costantini hat zur Europäischen Union eine Serie mit sechs Artikeln verfasst. Empfehlung: Lesen Sie die ganze Artikelserie auf SICHTWEISENSCHWEIZ.CH.


Ritratto di Gianfranco Costantini
Gianfranco Costantini, 47 anni, dal 1997 gestisce insieme alla sua famiglia alcuni negozi di articoli per la casa ed il regalo. Fondata dai suoi genitori nel 1959 a Montesilvano, sulla costa adriatica dell’Abruzzo (Italia centrale), la piccola impresa ha attraversato diverse fasi storiche nei suoi 66 anni di esistenza, che hanno fortemente influenzato il suo sviluppo. Dal 2008 Gianfranco Costantini si forma continuamente in economia, finanza, storia e geopolitica. Sulla base dei risultati del suo lavoro di ricerca e delle sue esperienze come padre di famiglia, cittadino, consumatore e piccolo imprenditore, Gianfranco Costantini pubblica regolarmente in Italia articoli su media specializzati regionali e nazionali che analizzano e approfondiscono aspetti economici, politici e sociali in Italia e in Europa.


Pubblicazioni (selezione)

Gianfranco Costantini: Dai fiori alla miseria. Il declino del Sud, il declino dell’Italia, il declino dell’Europa; come, quando ma soprattutto perché. Il Grande Sorpasso. Periodico politico – culturale. 7 maggio 2018.

Gianfranco Costantini: Vietato Sapere! L’Unione Europea istituisce il “Ministero Della Verità”. Il Grande Sorpasso. Periodico politico – culturale. 24 Gennaio 2024.

Gianfranco Costantini: Lenzuolate. Riforma del Commercio. Appello al Popolo. 18 Aprile 2024.

Gianfranco Costantini : L’Autismo Della Rete – Quando l’intelligenza artificiale si trasforma in deficienza naturale. Appello al Popolo. 19 Giugno 2024


Crediti fotografici: New York University Press

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